L'agenzia internazionale di rating del credito Fitch Ratings ha dichiarato che nel 2023 il settore siderurgico globale non si riprenderà completamente a causa della riduzione dei consumi nella seconda metà di quest'anno. Il rallentamento dell'economia globale ha posto fine ai prezzi eccezionalmente elevati causati dall’esplosione della domanda dopo la pandemia; Fitch prevede quindi che i produttori di acciaio avranno guadagni inferiori. Secondo Fitch, i mercati dell'acciaio si normalizzeranno nel 2023, tranne la Cina, con volumi simili a quelli del 2021.
Fitch prevede che il consumo globale di acciaio diminuirà di 60-65 milioni di tonnellate nel 2022 e che i tassi di utilizzo della capacità scenderanno dall'80% al 77%. 20-30 milioni di tonnellate dell'importo indicato saranno causati dall'obiettivo di riduzione della produzione di acciaio della Cina; tuttavia, l'agenzia ha dichiarato che la crescita del consumo di acciaio in mercati come Stati Uniti, India e sud-est asiatico supererà l'obiettivo della Cina di 25-35 milioni di tonnellate. L'agenzia prevede inoltre che la crescita dei ricavi nel mercato globale dell'acciaio diminuirà del 4,2% nel 2022 rispetto al 46% registrato nel 2021.
Fitch Ratings ha sottolineato che le prospettive per le aziende siderurgiche in Europa rimangono cupe a causa degli alti prezzi dell'energia, dell'imminente recessione, del calo della fiducia dei consumatori e della necessità di creare catene di approvvigionamento per il settore siderurgico. D'altra parte, l'agenzia ha notato che i sentimenti sono più positivi rispetto alle precedenti ipotesi per alcuni mercati come Turchia, Brasile, India e Nord America, che stanno approfittando del sostegno del governo alle infrastrutture e a misure commerciali protezionistiche.