L'agenzia di rating statunitense Fitch Solutions ha annunciato di aver rivisto la sua previsione sui prezzi internazionali dell'acciaio a 800 $/t per la prima metà di quest'anno, rispetto ai 660 $/t stimati precedentemente.
Secondo Fitch, i prezzi dell'acciaio sono aumentati in modo significativo dal quarto trimestre dello scorso anno a causa dello squilibrio tra domanda e offerta, raggiungendo attualmente una media di 883 $/t. L'agenzia prevede che questa tendenza al rialzo inizierà a stabilizzarsi verso la seconda metà dell'anno, tuttavia non si aspetta una significativa riduzione dei livelli di prezzo a fronte di un incremento della domanda.
Fitch prevede inoltre una ripresa della domanda europea di acciaio. «Ci aspettiamo anche – ha affermato l'agenzia di rating – una maggiore localizzazione delle catene di approvvigionamento nei prossimi anni, che porterà le industrie finali occidentali a consumare maggiori quantità di acciaio europeo rispetto all'acciaio cinese». Fitch si aspetta che questa dinamica sarà legata agli sforzi delle industrie europee tesi a ridurre le emissioni di carbonio .
Per quanto riguarda il lungo termine, Fitch ha dichiarato che la domanda si stabilizzerà dopo una ripresa nel 2021, in un momento in cui la produzione rimarrà elevata, e che ciò spingerà i prezzi globali dell'acciaio a scendere in modo significativo nel 2022. L'agenzia prevede che i prezzi si attesteranno in media a 600 $/t l'anno prossimo e a 535 $/t nel 2023-2025. «In conclusione – ha spiegato – ci aspettiamo che una combinazione tra il rallentamento della crescita del consumo di acciaio cinese e l'aumento del protezionismo a livello globale indurrà un incremento della produzione nei paesi colpiti, trascinando i prezzi al ribasso nel medio termine». Fitch ha inoltre affermato che la domanda di acciaio in Cina subirà un rallentamento nel 2022, con il raggiungimento di una stabilità economica, e che pertanto i prezzi locali dell'acciaio diminuiranno, incidendo sui prezzi medi globali.
In precedenza, Fitch Solution aveva affermato che l'incremento dei prezzi globali dell'acciaio avrebbe avuto breve durata e che gli stessi sarebbero diminuiti verso la fine del primo trimestre di quest'anno, a causa del riavvio di impianti produttivi.