L'agenzia internazionale di valutazione del credito Fitch Ratings ha tagliato il rating del colosso franco-indiano ArcelorMittal a BB+, livello junk, da BBB-. L'outlook a lungo termine - spiega Fitch nella comunicazione del declassamento - rimane negativo, mentre il rating a breve termine è stato declassato a B da F3. Tuttavia, il giudizio non sembra del tutto negativo. «Riteniamo - spiega l'agenzia di rating - che ArcelorMittal sia ben posizionata per far fronte all'impatto della pandemia di coronavirus, con una liquidità molto forte di 10,4 miliardi di dollari e linee di credito impegnate a fronte di un debito a breve termine di 2,6 miliardi di dollari. ArcelorMittal ha una comprovata storia di azioni decisive per la gestione delle crisi, e un'attività che presenta intrinsecamente un ciclo del capitale circolante anticiclico, che riteniamo le permetterà di avere un free cash flow positivo anche nei trimestri più difficili di quest'anno». L'azienda viene valutata in base alle ricadute economiche del coronavirus che - si dice - «si estenderanno per la maggior parte del 2021», traducendosi in una pressione sui materiali richiesti dalle industrie che consumano acciaio, tra cui quella automobilistica e delle costruzioni. Fitch prevede per ArcelorMittal tagli alla produzione in Europa. L'agenzia stima che l'azienda presenterà un outlook negativo, a livello BBB-, fino al 2022.