La proposta di regolamento sulle spedizioni di rifiuti dell'Ue «manca di misure efficaci per affrontare le sfide ambientali» e rischia di «minare gli obiettivi dell'economia circolare e del Green Deal». È quanto sostenuto da Eurofer, l'associazione dei produttori siderurgici europei, durante la presentazione della bozza di relazione da parte della Commissione Ambiente al Parlamento europeo.
Il direttore generale di Eurofer, Axel Eggert, ha affermato che «ci troviamo nella situazione assurda in cui l'Ue stabilisce standard ambientali molto elevati e obiettivi di economia circolare per il mercato interno, che l'industria siderurgica dell'UE condivide pienamente, mentre milioni di tonnellate di preziose materie prime secondarie vengono esportate in giurisdizioni in cui questi stessi standard e obiettivi non vengono raggiunti. Non possiamo permetterci di regalare una materia prima secondaria fondamentale come il rottame, se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell'economia circolare e del clima oltre a garantire l'autonomia strategica e gli standard sociali dell'Ue».
Eggert ha dichiarato che oggi il 48% della produzione siderurgica dell'Ue si basa sul rottame e che nei prossimi anni, con la transizione verso una produzione a basso carbonio, servirà sempre più materiale. Secondo Eurostat, ha ricordato, le esportazioni dell'Ue di rottami di metalli ferrosi hanno raggiunto i 19,5 milioni di tonnellate nel 2021. La Turchia è stata la prima destinazione con 13,1 milioni di tonnellate.
Il direttore generale di Eurofer ha affermato inoltre che il regolamento sulle spedizioni di rifiuti «non dovrebbe garantire automaticamente l'equivalenza di norme Ue così rigorose a tutti i paesi terzi con status OCSE, poiché i rapporti hanno mostrato prove di gravi carenze nel trattamento dei rifiuti in alcuni di essi. Pertanto, dovrebbe essere introdotta un'adeguata valutazione a livello di paese per tutte le destinazioni di esportazione».
Infine, per Eggert andrebbero considerati anche gli standard sociali oltre ai requisiti ambientali, «poiché la salute, la sicurezza e le condizioni di lavoro sono aspetti chiave del principio di gestione ecocompatibile». Ancora, è «fondamentale ridurre al minimo il rischio di elusione e spedizioni illegali di rifiuti, evitando la riclassificazione delle esportazioni come rifiuti finali, poiché pregiudicherebbe completamente l'intera proposta legislativa».
Da qui l'auspicio di Eurofer a un impegno della Commissione Ambiente per «miglioramenti significativi riguardo alle esportazioni di rifiuti verso paesi terzi».