È pronta la norma che modifica il decreto Crescita da poco convertito in legge. Questo aveva disposto la soppressione dal prossimo 6 settembre dell'immunità penale collegata all'attuazione del piano ambientale dell'ex Ilva, motivo per cui ArcelorMittal aveva minacciato l'abbandono dello stabilimento. Ora la data limite di settembre viene eliminata e si introduce una immunità a scadenza. In concreto, ArcelorMittal potrà usufruire delle tutele solo se rispetterà tempistiche, criteri e modalità di esecuzione del piano ambientale. Non è invece prevista alcuna immunità sulle norme a tutela della salute e della sicurezza del lavoro in caso di eventuali altri incidenti in fabbrica.
La norma sull'immunità è contenuta nel Decreto Imprese approvato dal Consiglio dei ministri il 6 agosto scorso e che ora si vorrebbe convertire subito in legge affinché non sia spazzato via dall'eventuale crisi di governo. In un primo momento era previsto che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenisse a fine agosto, anche per rispettare i tempi di chiusura estiva delle Camere e non sottrarre settimane di lavoro parlamentare alla conversione. Ma adesso, complice la crisi di governo e la riapertura delle Camere dal 20 agosto, si sta cercando di anticiparne il più possibile la pubblicazione.
Resta da sciogliere nel frattempo il nodo della continuità dell'Altoforno 2 dello stabilimento tarantino. La Procura di Taranto, ritenendolo non sicuro, ne ha ordinato lo spegnimento lo scorso 9 luglio. Se il nuovo sequestro rimarrà così come disposto nelle scorse settimane, l'impianto sarà fermato entro fine settembre.