Lo spegnimento della batteria n. 12 delle cokerie di Acciaierie d'Italia, ex Ilva di Taranto, dovrà avvenire «nei tempi tecnici strettamente necessari, e comunque non superiori a 60 giorni a partire dal 1° luglio 2021». È quanto stabilisce un decreto del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, pubblicato la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale, che conferma una delle prescrizioni del Piano ambientale contenuto nel Dpcm del 29 settembre 2017. Acciaierie d'Italia avrebbe dovuto adeguare la batteria 12 alle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) entro il 30 giugno scorso, ma aveva chiesto al Ministero una proroga anche a causa del blocco lavori causato dal Covid-19. Il Ministero tuttavia aveva confermato la data di termine degli interventi e disposto il fermo della batteria, in difetto di adempimento, entro i successivi dieci giorni. La decisione era stata impugnata da Acciaierie d'Italia davanti al Tar del Lazio che aveva accolto solo parzialmente il ricorso, rinviando la decisione definitiva all'udienza di merito del 24 novembre prossimo. Nel nuovo decreto il Ministero ha preso atto che secondo l'Ispra «non è possibile percorrere soluzioni tecniche alternative a quella proposta dal gestore con tempistiche inferiori a quelle già rappresentate nei mesi scorsi».
Il nuovo decreto elenca gli obiettivi: rifacimento della doccia 6 per lo spegnimento dei carboni incandescenti per ridurre l'emissione di polveri, nuovi filtri per il camino E428, nuovi sistemi di controllo della pressione dei forni, miglioramento del sistema di aspirazione nel lato macchina coke. E precisa: «Il gestore resta l'unico responsabile degli eventuali danni all'ambiente e alla salute in conseguenza della tempistica necessaria alla messa fuori produzione della batteria n. 12 oltre il termine del 30 giugno 2021». Non è escluso che anche quest'ultimo decreto venga impugnato dall'azienda siderurgica davanti al Tar.
La batteria n. 12 è la più grande dello stabilimento siderurgico tarantino, alimenta l'Altoforno n. 4 e l'Acciaieria n. 1.