Si è svolto oggi a Roma un incontro della durata di un'ora tra il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio e i vertici di ArcelorMittal. L'esito del vertice, che ha avuto per oggetto il nodo dell'immunità penale di ArcelorMittal sul piano ambientale, resta per il momento caratterizzato dal totale riserbo.
Nel frattempo, si è svolto a Taranto lo sciopero indetto per protestare contro l'avvio della procedura di cassa integrazione ordinaria per 1.395 dipendenti dello stabilimento ex Ilva nell'arco di 13 settimane. Per i sindacati, l'adesione dei lavoratori allo sciopero è stata "altissima", oltre il 75%. «Lo sciopero - hanno scritto Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil Taranto - è la prima risposta all'arroganza di ArcelorMittal che, unilateralmente, ha deciso di avviare la procedura di cassa integrazione ordinaria, nonostante l'invito delle organizzazioni sindacali a sospenderla, in attesa degli incontri istituzionali previsti al ministero dello Sviluppo economico in data odierna e il prossimo 9 luglio».
Mentre i sindacati hanno parlato di adesione massiccia allo sciopero, secondo fonti aziendali nel primo turno di otto ore la partecipazione è stata invece del 36%. L'astensione dal lavoro è articolata su tre turni, per un totale di 24 ore.
Stefano Gennari