Ex Ilva, ArcelorMittal formalizza il contratto di modifica, potrà lasciare per 500 milioni

giovedì, 05 marzo 2020 12:56:29 (GMT+3)   |   Brescia
       

ArcelorMittal ha formalizzato ieri l'"amendment agreement", siglato da AM InvestCo e dai commissari di Ilva in amministrazione straordinaria, che modifica l'accordo di fitto e acquisto del siderurgico con base a Taranto. 

Il nuovo accordo, secondo quanto spiegato da ArcelorMittal in una nota, delinea i termini di un «significativo investimento da parte di entità sponsorizzate dallo stato italiano in AM InvestCo, costituendo così la base per un'importante nuova partnership tra ArcelorMittal e il governo italiano». L'investimento da parte di quest'ultimo, da sottoscrivere entro il 30 novembre 2020, sarà almeno pari al debito residuo di AM InvestCo relativo all'originario prezzo di acquisto dei rami d'azienda dell'Ilva.

Se l'investimento del governo non venisse sottoscritto entro il 30 novembre 2020, AM InvestCo avrebbe un diritto di recesso, subordinato al pagamento di un importo concordato (500 milioni di euro). La chiusura del contratto di affitto e acquisto è prevista per maggio del 2022.

L'"amendment agreement" è strutturato attorno a un nuovo piano industriale che prevede investimenti in tecnologie per la produzione di acciaio a basse emissioni di carbonio. «Il cuore del nuovo piano industriale - spiega ArcelorMitta - è la costruzione di un impianto per il preridotto (DRI) che deve essere finanziata e gestita da investitori terzi, e un forno elettrico ad arco (EAF) che sarà costruito da AM InvestCo».
È previsto un aumento graduale della produzione di acciaio fino a 8 milioni di tonnellate nel 2025, garantendo i livelli occupazionali per 10.700 dipendenti a regime. L'accordo contiene la scadenza del 31 maggio per il raggiungimento di una soluzione con i sindacati sui livelli occupazionali e sull'impiego della cassa integrazione per un numero di dipendenti da definire.