Il gruppo siderurgico russo Evraz ha annunciao di aver registrato nella prima metà del 2021 un fatturato consolidato di 6,18 miliardi di dollari, in crescita del 24,1% rispetto ai 4,98 miliardi registrati nel primo semestre 2020. Allo stesso tempo, l'utile netto è passato da 513 milioni a 1,21 miliardi di dollari.
L'EBITDA consolidato nel primo semestre 2021 è ammontato a 2,08 miliardi di dollari, crescendo del 94,3% su base annua, sulla scia dell'aumento dei prezzi del vanadio, del carbone e dell'acciaio. Il margine EBITDA è salito al 33,7% rispetto al 21,5% registrato nella prima metà del 2020.
Nel frattempo, le spese in conto capitale relativa a manutenzione e progetti di sviluppo sono cresciute del 27,6%, a 430 milioni di dollari.
Evraz ha dichiarato che la ripresa del mercato siderurgico globale osservata a partire dalla seconda metà del 2020 ha visto un'accelerazione nella prima metà di quest'anno. Le attività nelle industrie di consumo dell'acciaio hanno continuato ad avvicinarsi ai livelli pre-pandemia, spingendo verso l'alto i prezzi e la domanda.
Per la seconda metà di quest'anno Evraz si aspetta mercati internazionali in salute, nonostante la possibilità di una correzione dei prezzi dell'acciaio.