La russa Evraz Holding, uno dei principali produttori mondiali di acciaio, ha annunciato di aver registrato nel 2019 un fatturato consolidato di 11,9 miliardi di dollari, in calo del 7,3% rispetto ai 12,84 milioni di dollari dell'anno precedente. Il calo è stato causato da trend di mercato meno favorevoli, ovvero nello specifico da una diminuzione dei prezzi di vendita di vanadio e carbone. L'utile netto del gruppo si è attestato a 365 milioni di dollari, registrando un crollo dell'85,2% rispetto al 2018.
L'EBIDTA consolidato è stato di 2,6 miliardi, registrando una flessione del 31,1% su base annua, sempre a causa della diminuzione dei prezzi di vanadio e carbone e dell'aumento delle spese per materie prime, soprattutto minerale ferroso. Il margine EBIDTA è sceso al 21,8% nel 2019, rispetto al 29,4% del 2018.
Le spese in conto capitale per manutenzione e progetti di sviluppo sono ammontate a 762 milioni di dollari, in crescita del 44,6% su base annua. L'incremento annuo è stato dovuto soprattutto a una crescita del 61% delle spese di manutenzione, principalmente per la revisione generale dell'altoforno n. 6 presso Evraz NTMK.
Nell'ambito del programma di investimenti annunciato nel 2019, dal 2020 al 2023 sono state stimate spese in conto capitale per 1 miliardo di dollari ciascun anno. 335 milioni di questo importo annuo saranno destinati a tre importanti progetti di sviluppo: il nuovo laminatoio per rotaie lunghe in Colorado, l'ammodernamento del laminatoio di rotaie e travi di EVRAZ NTMK e la costruzione di un impianto integrato per la fusione e laminazione di prodotti piani da 2,5 milioni di tonnellate presso EVRAZ ZSMK.
Per quanto riguarda il 2020, Evraz ha dichiarato che manterrà gli sforzi riguardanti il miglioramento della sicurezza e in altri ambiti importanti per uno sviluppo sostenibile. Evraz punta ad ottenere solidi risultati a dispetto delle possibili sfide del mercato.