Rispetto a settembre di quest’anno, a ottobre la produzione industriale destagionalizzata è rimasta stabile nell’eurozona ed è aumentata dello 0,3% nell’UE-27. A settembre la produzione industriale era diminuita dell’1,5% nell’eurozona e dell’1,4% nell’UE-27.
Rispetto a ottobre 2023, nello stesso mese di quest’anno la produzione industriale è diminuita dell’1,2% nell’eurozona e dello 0,8% nell’UE-27. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea.
Rispetto a settembre, a ottobre la produzione di beni durevoli è scesa dell’1,8% nell’eurozona e dello 0,7% nell’UE-27, mentre quella di beni strumentali è cresciuta dell’1,7% nell’eurozona e nell’UE-27. Entrambe le variazioni sono espresse su base mensile. Nel mese in esame, la produzione dei beni non durevoli è diminuita su base mensile del 2,3% nell’eurozona e dell1,3% nell’UE-27. A ottobre la produzione di beni intermedi è rimasta stabile nell’eurozona ed è cresciuta dello 0,2% nell’UE-27, mentre quella di energia è diminuita dell’1,9% nell’eurozona e dell’1,3% nell’UE-27, sempre su base mensile.
Tra gli stati membri, i maggiori aumenti su base mensile sono stati registrati in Irlanda (5,7%), Danimarca (5,4%) e Polonia (3,5%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Lituania (-7,5%), Belgio (-6,2%) e Croazia (-3,9%).
Rispetto allo stesso mese del 2023, a ottobre di quest’anno la produzione di beni strumentali è diminuita dell’1,7% sia nell’eurozona che nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni durevoli è diminuita del 3,2% nell’eurozona e dell’1,7 nell’UE-27, mentre quella dei beni intermedi è scesa del 3,5% nell’eurozona e del 3,1% nell’UE-27. Tutte le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è aumentata del 3,3% nell’eurozona e del 3,6% nell’UE-27, mentre quella dell’energia è scesa dell’1% nell’eurozona e dell’1,4% nell’UE-27. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base annua.
A ottobre i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Belgio (7,9%), Germania (4,9%) e Italia (3,6%), mentre i maggiori cali sono stati registrati in Irlanda (-15,2%), Danimarca (-8,6%) e Malta (-6,2%).