Secondo quanto riportato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di aprile 2025 i prezzi alla produzione industriale sono diminuiti del 2,2% nell’eurozona e del 2,1% nell’insieme dei Paesi membri dell’UE rispetto al mese precedente.
Su base annua, i prezzi alla produzione industriale hanno registrato un aumento dello 0,7% nell’eurozona e dello 0,6% nell’UE.
Nel dettaglio, rispetto a marzo, i prezzi del settore energetico sono scesi del 7,7% nell’eurozona e del 7,1% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono rimasti stabili in entrambe le aree, mentre quelli dei beni durevoli sono aumentati dello 0,1%. Nello stesso periodo, i prezzi dei beni non durevoli sono cresciuti dello 0,3% sia nell’eurozona che nell’UE, mentre quelli dei beni intermedi sono calati dello 0,1% in entrambe le aree.
Tra gli Stati membri per cui sono disponibili i dati, gli aumenti mensili più significativi si sono registrati a Cipro (+0,3%), Malta e Slovenia (entrambe +0,2%), e Lettonia e Lussemburgo (entrambe +0,1%). I cali più marcati si sono osservati in Bulgaria (-4,9%), Francia (-4,3%) e Irlanda (-4,0%).
Nel confronto con aprile 2024, i prezzi nel settore energetico risultano in calo dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,5% nell’UE. I prezzi dei beni intermedi sono aumentati dello 0,4% nell’eurozona e dello 0,5% nell’UE; quelli dei beni durevoli sono saliti dello 0,9% nell’eurozona e dell’1% nell’UE. I beni non durevoli hanno registrato incrementi dell’1,8% e del 2,1% rispettivamente nell’eurozona e nell’UE, mentre i prezzi dei beni strumentali sono cresciuti dell’1,6% in entrambe le aree.
Tra gli Stati membri, le maggiori variazioni annue positive sono state registrate in Bulgaria (+17,0%), Irlanda (+5,4%) e Grecia (+5,3%), mentre i cali più significativi si sono osservati in Lituania (-3,4%), Portogallo (-2,4%) e Repubblica Ceca (-1,4%).