Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di agosto i prezzi alla produzione industriale sono aumentati su base mensile dello 0,6% nell’eurozona e dello 0,4% negli stati membri dell’Unione. Nello stesso mese, tali prezzi sono diminuiti su base annua del 2,3% nell’eurozona e del 2,1% nell’UE.
Rispetto ad agosto, i prezzi del settore energetico ad agosto sono cresciuti dell’1,9% nell’eurozona e dell’1,1% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono aumentati dello 0,1% nell’eurozona e dello 0,2 nell’UE, mentre i prezzi dei beni durevoli sono rimasti stabili nell’eurozona e diminuiti dello 0,1% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base mensile. Nello stesso mese, anche i prezzi dei beni non durevoli sono rimasti invariati nell’eurozona e sono cresciuti dello 0,1% nei paesi dell’UE, mentre i prezzi dei beni intermedi sono scesi dello 0,1% in entrambe le aree.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti dei prezzi alla produzione industriale su base mensile sono stati registrati in Estonia (+2,2%), Grecia (+1,7%) e Spagna (+1,5%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Irlanda (-3,8%), Lituania (-1,7%) e Romania (-1,6%).
Rispetto ad agosto 2023, i prezzi del settore energetico nel mese in esame sono diminuiti del 7,7% nell’eurozona e del 7,0% nell’UE. I prezzi dei beni intermedi sono scesi dello 0,8% in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni durevoli sono aumentati dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,1% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli hanno registrato un incremento su base annua dell’1,1% nell’eurozona e dell’1,0% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono aumentati su base annua dell’1,4% nell’eurozona e dell’1,7% nell’UE.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Romania (+2,8%), Portogallo (+1,9%) ed Estonia (+1,7%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Slovacchia (-18,3%), Lussemburgo (-6,9%) e Francia (-6,3%).