Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di luglio i prezzi alla produzione industriale sono aumentati su base mensile dello 0,8% nell’eurozona e negli stati membri dell’Unione. Nello stesso mese, tali prezzi sono diminuiti su base annua del 2,1% nell’eurozona e dell’1,9% nell’UE.
Rispetto a giugno, i prezzi del settore energetico a luglio sono cresciuti del 2,8% nell’eurozona e del 2,5% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono rimasti stabili sia nell’eurozona che nell’UE, mentre i prezzi dei beni durevoli sono diminuiti dello 0,1%, sempre in entrambe le aree. Le variazioni sono espresse su base mensile. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono saliti dello 0,1% in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni intermedi sono decresciuti dello 0,1% nell’eurozona e sono rimasti invariati nell’UE. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base mensile.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti dei prezzi alla produzione industriale su base mensile sono stati registrati in Bulgaria (+3,6%), Grecia (+2,9%) e Romania (+2,7%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Svezia (-0,9%), Finlandia (-0,7%) e Austria (-0,2%).
Rispetto a luglio 2023, i prezzi del settore energetico nel mese in esame sono diminuiti del 6,9% nell’eurozona e del 5,9% nell’UE. I prezzi dei beni intermedi sono scesi dell’1,2% in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni durevoli sono aumentati dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,2% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli hanno registrato un incremento su base annua dell’1,0% nell’eurozona e dello 0,9% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono aumentati su base annua dell’1,4% nell’eurozona e dell’1,5% nell’UE.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Irlanda (+6,1%), Romania (+2,7%) e Portogallo (+2,0%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Slovacchia (-18,9%), Lussemburgo (-6,7%) e Lettonia (-6,0%).