I prezzi dell'acciaio dovrebbero tornare a crescere all'inizio del prossimo anno, specialmente tra marzo e aprile. Questa la previsione illustrata da Peter Marcus, managing partner e fondatore di World Steel Dynamics, durante la European Steel Conference 2019. L'evento, in corso oggi e domani a Milano, si tiene in un momento difficile per il mercato siderurgico: bassa domanda (dovuta in buona parte al rallentamento dell'automotive), sovraccapacità produttiva globale, incremento dell'import e costi elevati sono i principali fattori con cui si trovano a fare i conti al momento i produttori siderurgici europei. Oltre a Peter Marcus, tra i relatori in scaletta si trovano Mario Caldonazzo, chief executive officer di Arvedi; Sanjay Jayram, executive vice president di JSW Steel; Antonio Marcegaglia, CEO dell'omonimo gruppo; Sanjeev Gupta, group chief executive officer di Liberty Steel.
Marcus ha attribuito ai tassi di inflazione, a un allentamento delle tensioni commerciali e all'incremento dei costi ambientali una possibile ripresa dei prezzi dell'acciaio il prossimo anno. A guidare questa ripresa dovrebbero essere Stati Uniti ed Europa. Parlando di sovraccapacità, la situazione dovrebbe risultare più stabile grazie a un rallentamento della produzione della Cina dovuto alle restrizioni ambientali imposte dal governo del paese.
Previsioni simili sono state formulate dalla maggior parte dei partecipanti, i quali ritengono che un restringimento dell'offerta, in particolare nel segmento dei piani, possa portare a un maggiore equilibrio sul mercato e dunque a un recupero dei prezzi. Ci si aspetta inoltre un impatto positivo da un calo delle importazioni di coils a caldo dalla Turchia, risultato delle ultime modifiche alle misure di salvaguardia sull'acciaio. Alcuni tra i partecipanti hanno tuttavia parlato del rischio che un miglioramento della situazione sul mercato possa spingere i produttori ad incrementare nuovamente la produzione, riducendo così la durata e l'entità della ripresa.