Passati 15 anni dall'entrata della Cina nell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), l'11 dicembre 2016 sono scadute alcune disposizioni del regime transitorio imposto a Pechino dall'OMC al momento della sua adesione.
In particolare, è scaduta la parte sulla comparabilità dei prezzi nella determinazione delle sovvenzioni e del dumping, che consisteva nell’utilizzo di un metodo alternativo a quello usato per gli scambi commerciali con i Paesi dotati dello status di economia di mercato (Market Economy Status, MES), e dunque una metodologia non basata su uno stretto confronto con i prezzi e costi interni cinesi, reputati non affidabili a causa dell'imponente intervento dello Stato nell'economia.
Il 12 dicembre il segretario per il commercio americano Penny Pritzker ha dichiarato che gli Usa non avrebbero concesso il MES alla Cina, così come ha fatto la scorsa settimana Cecilia Malmström in rappresentanza della comunità europea che è stata a sua volta seguita dal Giappone che ha esplicitato la propria intenzione di continuare a considerare la Cina un’economia non di mercato.
Allo scadere esatto dei 15 anni, dunque, il ministro del commercio cinese Shen Danyang ha deciso di appellarsi all'Organizzazione Mondiale del Commercio per il mancato riconoscimento del MES da parte di Bruxelles.