EUROMETAL: l'Europa non ha bisogno di importare

giovedì, 02 maggio 2019 11:18:51 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Durante la 7ª YISAD Flat Steel Conference & SteelOrbis Market Talks, svoltasi ad Istanbul il 30 aprile, Alexander Julius, membro della presidenza dell’associazione europea dei distributori e dei centri servizio EUROMETAL, ha dichiarato che nel corso della seconda metà del 2018 il consumo apparente di acciaio in Unione Europea è aumentato dell’1,4%, le importazioni sono cresciute in modo importante facendo segnare un +15,3% nonostante le misure di salvaguardia preliminari e le vendite di acciaio sul mercato locale UE sono scese del 2,5%; dati su base annua. Secondo EUROMETAL la quota delle importazioni nel consumo apparente di acciaio del terzo trimestre 2018 è stata pari al 25%, mentre il 2,6% di crescita della domanda nel 2018 ha portato beneficio principalmente ai fornitori di paesi terzi, con importazioni aumentate del 12,3%. Mr Julius ha dichiarato che la previsione di consumo apparente di acciaio nel 2019 in Unione Europea è di un incremento solamente dello 0,5%, e di un successivo 1,2% nel 2020.

Secondo le dichiarazioni di Mr Julius gli operatori europei non hanno necessità di importare, in quanto tutta la loro richiesta viene soddisfatta dalle acciaierie e dai centri servizio europei che restano comunque allerta prudenti in vista di  imprevedibili evoluzioni dei prezzi, e della scarsa domanda.

In merito alle esportazioni di prodotti piani della Turchia il dirigente EUROMETAL ha sottolineato che, oltre alla sostituzione dei concorrenti bloccati, l’incremento delle esportazioni turche è stato trainato da un’economia turca povera, che probabilmente resterà ancora povera. Ha inoltre dichiarato che, nonostante gli sforzi della Turchia volti a diversificare i mercati export, ci  sono barriere da affrontare su diversi mercati, inclusi quelli ad elevata crescita in Asia. Ha sottolineato che non si tratta di una situazione solo Turca ma anche altri stanno cercando di esplorare paesi alternativi, portando ad uno slittamento delle concorrenza in paesi in cui ci sono un'elevatissima pressione sui prezzi e bassi volumi di consumo.

Infine Mr Julius ha dichiarato che se il Regno Unito abbandonasse l’UE, qualsiasi accordo commerciale tra Regno Unito e ogni altro singolo paese verrebbe invalidato, e questo vale anche per le misure commerciali che dovrebbero essere riviste. Mr Julius ha poi sottolineato che la maggior parte delle misure di salvaguardia legate all’acciaio verrebbero copiate dall’UE e delle 72 totali 42 rimarrebbero operative. Dall’altro lato l’UE dovrebbe modificare le sue misure commerciali se il Regno Unito dovesse abbandonare perché sono state progettate per 28 paesi.


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