EUROFER: ridurre del 75% i livelli delle quote di salvaguardia

venerdì, 03 aprile 2020 10:54:44 (GMT+3)   |   Brescia
       

Ridurre drasticamente gli attuali livelli delle quote della salvaguardia UE sulle importazioni di acciaio. È ciò che chiede EUROFER alla Commissione Europea in una lettera a firma del presidente Geert Van Poelvoorde e del direttore generale Axel Eggert. Secondo l'associazione dei produttori siderurgici europei, l'emergenza sanitaria in atto costituisce una sfida senza precedenti e in quanto tale richiede «un'azione urgente, decisa e completa» a livello continentale, nazionale, regionale e locale.

EUROFER ha ricordato che l'industria siderurgica europea «aveva già perso circa il 25% della sua forza lavoro e il 20% dei volumi di produzione tra il 2009 e il 2019, a causa della massiccia capacità globale in eccesso e delle distorsioni commerciali». Secondo l'associazione, la significativa flessione della domanda di acciaio nel 2019 aveva già reso inefficaci le misure di salvaguardia introdotte dall'UE «ancor prima dello scoppio della pandemia di COVID-19». Ora, prosegue EUROFER, l'impatto dell'emergenza coronavirus «sta svuotando i libri ordini, costringendo a enormi tagli alla produzione, al fermo di interi impianti, alla riduzione delle ore di lavoro e al licenziamento temporaneo di lavoratori». In questo contesto, EUROFER suggerisce di ridurre gli attuali livelli delle quote di salvaguardia di circa il 75%, immediatamente e per un periodo di sei mesi. «In cambio - ha aggiunto - il dazio del 25% [sui volumi eccedenti le quote] potrebbe essere leggermente ridotto».

Per finire, il presidente e il direttore generale di EUROFER hanno commentato la decisione del Consiglio Europeo di attuare un «sistema di gestione delle crisi più ambizioso e di ampia portata all'interno dell'UE». Geert Van Poelvoorde e Axel Eggert propongono «un regolamento che imponga restrizioni alle importazioni di acciaio legato alla crisi e alla sicurezza sulla base dell'articolo 207 TFUE»; il riconoscimento dei produttori siderurgici come "essenziali" durante questa crisi; un supporto per evitare la rilocalizzazione delle emissioni di anidride carbonica a causa dei costi della CO2 nei prezzi dell'energia nell'ambito del sistema di quote di emissioni dell'UE (EU ETS); infine, di evitare che il COVID-19 aumenti la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio sulle emissioni dirette. 

Stefano Gennari


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