La produzione nel settore automotive dell'Ue è aumentata del 70,5% su base annua nel secondo trimestre di quest'anno, grazie al confronto con un secondo trimestre 2020 dai volumi eccezionalmente bassi a causa delle prime restrizioni anti-Covid. È quanto si legge nel report dal titolo "Economic and Steel Market Outlook 2021-2022/Q4 2021" pubblicato recentemente dall'associazione dei produttori siderurgici europei (Eurofer).
Secondo Eurofer, le continue strozzature che hanno interessato l'offerta, unitamente all'incremento dei prezzi dell'energia e dei costi di spedizione, hanno frenato considerevolmente la crescita della produzione. Inoltre, hanno contribuito alla continua depressione della domanda e all'incertezza dei consumatori. Secondo gli ultimi dati, a settembre di quest'anno le immatricolazioni di autovetture in Europa sono diminuite del 23%, mentre le immatricolazioni di veicoli commerciali ad agosto sono diminuite del 5,4%, in entrambi i casi su base annua. Per Eurofer questa forte contrazione delle vendite è stata in gran parte causata dalle mancate consegne di veicoli a causa della continua carenza di semiconduttori. Ciononostante, nei primi nove mesi di quest'anno, il numero di immatricolazioni di autovetture è aumentato del 7% anno su anno.
L'associazione dei produttori europei di acciaio ha dichiarato che le interruzioni in corso nella catena di approvvigionamento hanno continuato a influenzare l'industria automobilistica nella prima metà di quest'anno e dovrebbero persistere fino al primo trimestre del 2022. Il rimbalzo iniziato con il terzo trimestre del 2020 ha portato a forti aumenti dell'output su base trimestrale, tuttavia la produzione è rimasta su livelli storicamente bassi. L'incertezza economica generale in tutta l'Ue a causa della pandemia continua a incidere sulla domanda di auto da parte dei consumatori.
Eurofer prevede un aumento della produzione automobilistica nell'Ue pari al 9% per quest'anno, e un incremento del 12,1% nel 2022, in entrambi i casi rispetto all'anno precedente.