Nel secondo trimestre di quest'anno il consumo apparente di acciaio nell'UE ha subito la maggior contrazione di sempre, pari al 25,5%. Nel primo trimestre la flessione era stata del 12%. A sottolinearlo è la European Steel Association (EUROFER) nel suo ultimo "Economic and Market Outlook".
L'attività industriale è ripresa nel terzo trimestre con la revoca delle misure di contenimento dell'epidemia di coronavirus. EUROFER ha affermato che i dati per tale periodo rifletteranno probabilmente un significativo rimbalzo del PIL rispetto ai minimi del secondo trimestre. Tuttavia, secondo l'associazione questa ripresa sarebbe ora messa a repentaglio dalla seconda ondata di contagi.
La produzione totale nei settori che utilizzano l'acciaio dell'UE è diminuita del 21,3% nel secondo trimestre di quest'anno, dopo essere calata del 6,5% nel trimestre precedente. La continua flessione della domanda di acciaio, ampiamente prevista a seguito del blocco economico e industriale causato dalla pandemia, ha portato le consegne all'interno dell'UE a diminuire del 28,6% nel secondo trimestre, dopo essersi contratte dell'8,2% nel primo trimestre. Si è trattato del settimo calo consecutivo.
Le importazioni di acciaio nell'UE hanno registrato flessioni del 20% nel primo trimestre e del 16,7% nel secondo trimestre, in entrambi i casi in termini tendenziali.
«Le prospettive per quest'anno e per il 2021 rimangono molto incerte dal momento che in tutta l'UE si stanno mettendo in atto nuove misure di contenimento» ha affermato Axel Eggert, direttore generale di EUROFER.