La European Steel Association (EUROFER) ha dichiarato che, sebbene la decisione della Commissione europea di prorogare le misure di salvaguardia per l’acciaio di altri due anni – fino al 30 giugno 2026 – sia necessaria per garantire la stabilità del mercato siderurgico dell’Unione Europea a causa dei livelli di penetrazione delle importazioni più alti mai registrati in UE, serve sviluppare una soluzione a lungo termine per affrontare l’eccesso di capacità globale che attualmente è quattro volte superiore alla domanda di acciaio in UE e aumenterà ulteriormente nei prossimi anni.
EUROFER ha osservato che l’eccesso di capacità globale di acciaio è aumentata di quasi 50 milioni di tonnellate, attestandosi a circa 560 milioni di tonnellate nel 2023. Secondo l’OCSE, entro il 2026 potrebbero essere disponibili circa 158 milioni di tonnellate di nuova capacità, mentre la domanda globale di acciaio cresce di soli 36 milioni di tonnellate all’anno.
L’aumento delle importazioni in Unione Europea è stato trainato dai paesi esportatori le cui capacità siderurgiche si sono notevolmente ampliate, in particolare il Sudest asiatico e alcune aree del Medio Oriente e del Nord Africa. In queste regioni, l’aumento della capacità – in parte favorito da investimenti sovvenzionati dalla Cina e in parte da investimenti locali – supera notevolmente la domanda locale di acciaio. Come se non bastasse, ha affermato EUROFER, le esportazioni cinesi di acciaio stanno spingendo altri mercati a dirigersi verso il mercato dell’UE.