Secondo quanto dichiarato dall’Associazione Europea dell’Acciaio (EUROFER), con l’aumento dei dazi statunitensi al 50%, l’unico modo per evitare un ulteriore deterioramento del mercato siderurgico europeo è l’immediata attuazione della «misura commerciale altamente efficace» promessa dalla Commissione Europea.
EUROFER prevede una massiccia deviazione verso il mercato europeo dei 27 milioni di tonnellate di acciaio precedentemente destinati agli Stati Uniti, in seguito al raddoppio dei dazi americani. L’associazione sottolinea che, in un contesto di sovraccapacità globale ai massimi storici e di un tasso di penetrazione delle importazioni nell’Unione Europea salito al 30%, il mercato europeo è inondato da acciaio straniero a basso costo.
EUROFER ha inoltre segnalato che la quasi totalità dei 3,8 milioni di tonnellate di acciaio esportati ogni anno dall’Unione Europea verso gli Stati Uniti è ora, di fatto, soggetta a un divieto d’ingresso. Con un dazio al 50%, anche i prodotti siderurgici europei di più alta qualità e competitività vengono esclusi dal mercato americano per motivi di prezzo.
«Abbiamo bisogno ora della ‘misura commerciale altamente efficace’ promessa dalla Commissione: è la nostra unica ancora di salvezza. Se aspettiamo il 2026, quando scadranno le attuali misure di salvaguardia dell’Unione Europea, gran parte della nostra industria rischia di non riuscire più a risollevarsi. […] È fondamentale una soluzione negoziata tra Europa e Stati Uniti per salvaguardare le nostre esportazioni in questo momento critico per il settore europeo; USA e UE devono riaprire i negoziati, bloccati nel 2024, per affrontare insieme la questione della sovraccapacità globale», ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di EUROFER.