EUROFER: l'Iran è una minaccia per l'industria siderurgica europea

venerdì, 17 febbraio 2017 13:52:30 (GMT+3)   |   Brescia
       

Secondo quanto riportato da Reuters, l'Iran è divenuto una minaccia per i produttori siderurgici europei dopo che le importazioni dal paese mediorientale sono cresciute di circa otto volte tra il 2013 e il 2016. EUROFER ha dichiarato ieri 16 febbraio che le esportazioni di acciaio dall'Iran all'Europa hanno superato il milione di tonnellate annuali, posizionandosi immediatamente dietro l'India (1,9 milioni di tonnellate) e la Cina (5,7 milioni di tonnellate).

Secondo i dati diffusi dalla World Steel Association, inoltre, l'Iran è il maggior produttore d'acciaio in Medio Oriente dopo la Turchia.

"La minaccia iraniana è un fatto nuovo e sarà uno dei problemi che si affiancherà a quelli già rappresentati da Cina e India" ha dichiarato Karl Tachelet, direttore area affari internazionali di EUROFER.

L'associazione dei produttori siderurgici europei è inoltre critica nei confronti della possibilità paventata dal governo di Teheran che l'Iran applichi dazi all'esportazione di minerale ferroso, come già fatto dall'India. Una decisione del genere avrebbe l'effetto di incrementare la disponibilità di materie prime a basso costo per i produttori siderurgici locali.

Mercoledì scorso, a seguito di una conferenza di due giorni sull'acciaio tenutasi a Teheran, l'Iran ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di esportare tra i 20 e i 25 milioni di tonnellate d'acciaio annuali entro il 2025 e di incrementare la produzione dagli attuali 16-17 milioni a 55 milioni di tonnellate. Mohammad-Reza Nematzadeh, ministro iraniano dell'Industria, delle miniere e del commercio, ha dichiarato che la produzione d'acciaio del paese ha evidenziato una crescita del 10% nel 2016.

Com'è noto, lo scorso luglio la Commissione Europea ha avviato un'inchiesta antidumping su determinati prodotti piani laminati a caldo, in acciaio legato e non, provenienti dal Brasile, dall'Iran, dalla Russia, dalla Serbia e dall'Ucraina, basandosi su una richiesta presentata proprio da EUROFER.
Secondo EUROFER, le misure già fissate nei confronti di paesi quali la Cina hanno contribuito a rinvigorire l'industria siderurgica europea, che tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 soffriva di prezzi estremamente bassi. I prezzi sono cresciuti nei mesi scorsi, ma secondo l'associazione europea il mercato resta fragile e impossibilitato a fronteggiare gli incrementi della capacità produttiva. "Sul mercato siderurgico europeo il business delle commodity non sarà sostenibile nel lungo periodo a meno che non si assista ad un cambio dei fattori esterni quali dazi antidumping e riduzioni di capacità" ha dichiarato recentemente Wolfgang Eder, CEO del produttore austriaco Voestalpine.


Articolo precedente

Europa, coils laminati a caldo: prezzi in continuo calo, la domanda fa ancora fatica

28 mar | Piani e bramme

Vietnam, coils a caldo: prezzi import ancora in calo

27 mar | Piani e bramme

Messico, consumo di coils a caldo in aumento a gennaio

27 mar | Notizie

Turchia, coils laminati a caldo: prezzi di nuovo in calo

26 mar | Piani e bramme

Pakistan, coils laminati a caldo: prezzi import in calo nelle nuove offerte dalla Cina, altri fornitori evitano sconti

26 mar | Piani e bramme

Coils a caldo: peggiora l’umore tra gli esportatori cinesi dopo il leggero aumento della scorsa settimana

26 mar | Piani e bramme

India, coils laminati a caldo: prezzi più morbidi per la lentezza della domanda globale

26 mar | Piani e bramme

UE: quasi esaurite quote di importazione per alcuni prodotti

26 mar | Notizie

Argentina, produzione di acciaio grezzo in forte calo a febbraio

26 mar | Notizie

Cina, lamiera: prezzi in calo malgrado la forza del mercato locale

25 mar | Piani e bramme