Le condizioni che hanno portato all'istituzione della salvaguardia Ue sull'acciaio sono tuttora presenti e la sua estensione «offre ampie opportunità agli utenti di reperire dall'estero materiale di cui potrebbero aver bisogno, poiché il livello del contingente esente da dazi è ora almeno del 15% superiore ai livelli record di importazione in base al quale è stato fissato il contingente tariffario, ovvero il livello degli anni 2015-2017». Lo ha affermato Axel Eggert, direttore generale di Eurofer, che in un comunicato ha espresso soddisfazione per l'annuncio della proroga delle misure di salvaguardia dell'Ue sulle importazioni di acciaio.
«Questa misura – ha aggiunto Eggert – fornisce principalmente una rete di sicurezza nel caso in cui si verificasse un forte aumento delle importazioni». Secondo l'associazione dei produttori siderurgici europei, la salvaguardia non è una misura per stabilizzare i prezzi sul mercato interno e non limita la normale offerta al mercato. Gli utilizzatori finali, sostiene Eurofer, sono ancora in grado di accedere a tutto l'acciaio da paesi terzi di cui hanno bisogno in base ai flussi commerciali tradizionali. Negli ultimi tre anni, sottolinea l'associazione, «il volume della quota inutilizzata è cresciuto e c'è molto spazio nella quota esente da dazi per consentire agli utenti di soddisfare i propri bisogni materiali».