La European Steel Association (EUROFER) ha dichiarato che le negoziazioni relative alla riforma del Sistema europeo di scambio di quote di emissione (EU ETS) si sono concluse in data 8 novembre, dopo un processo legislativo durato oltre due anni. Secondo EUROFER l’accordo raggiunto migliora la proposta iniziale in alcuni punti, ma manca di garantire all’industria siderurgica europea parità di condizioni sul mercato globale, esponendola alla feroce concorrenza globale.
“Riconosciamo gli sforzi fatti dal Parlamento Europeo per assicurare la competitività dell’industria siderurgica europea. Tuttavia, l’accordo non soddisfa pienamente l’obiettivo in quanto perfino i più efficienti impianti industriali europei si trovano a dover fronteggiare gli elevati costi del sistema; costi che i competitor non devono sostenere, e che quindi sottopongono il settore al rischio di una sovraesposizione alla pressione della concorrenza globale”, ha dichiarato il direttore generale di EUROFER, Axel Eggert. Secondo Eggert, inoltre, sarebbe stato possibile sviluppare un pacchetto migliore, che avrebbe potuto bilanciare il clima di protezionismo limitando al tempo stesso l’impatto sulla competitività industriale.
In conclusione, ha aggiunto Eggert, un’industria siderurgica europea competitiva e innovativa è essenziale per il passaggio verso un’economia a ridotto consumo di carbone. I legislatori devono adoperarsi per porre le basi per lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative a costi competitivi.