Nel 2016 il totale delle esportazioni dell'UE verso paesi terzi ha evidenziato un calo dell'11% rispetto all'anno precedente. Nello specifico, le esportazioni di semilavorati sono calate del 62%, mentre le esportazioni di prodotti finiti sono scese del 5% (-7% per quanto riguarda i piani, -2% per i prodotti lunghi). Lo si apprende attraverso il report "Economic and Steel Market Outlook 2017-2018/Q2 2017" redatto dal comitato economico di EUROFER, l'associazione dei produttori siderurgici europei.
Nel documento si sottolinea che, nel primo bimestre di quest'anno, le esportazioni mensili si sono attestate al livello più basso dal secondo trimestre del 2002.
In gennaio-febbraio le esportazioni di acciai finiti hanno subito una contrazione del 14% su base annua. In particolare, le esportazioni di acciai piani sono diminuite del 9%, quelle di acciai lunghi del 23%. Allo stesso tempo, l'export di semilavorati è cresciuto del 98%. Pertanto, il volume delle esportazioni siderurgiche nel complesso è diminuito del 10%.
EUROFER ha spiegato che nel primo bimestre di quest'anno si è assistiti a una significativa riduzione dell'avanzo commerciale medio mensile per i prodotti lunghi: questo è ammontato a 77.000 tonnellate, contro la media mensile di 335.000 tonnellate rilevata nel 2016. Ciò è attribuito al mancato rilascio delle licenze per l'importazione di tondo in Algeria.
Secondo EUROFER, i dati rilevati all'inizio di quest'anno segnalano che per gli acciai lunghi la competizione resta elevata all'interno dei mercati internazionali. In conclusione, la modestissima ripresa della domanda siderurgica globale attesa per quest'anno non riuscirà a contrastare queste pressioni in modo significativo.