EUROFER: in Europa peggior performance della domanda di acciaio dal 2012

martedì, 12 maggio 2020 17:37:03 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il consumo apparente di acciaio nell'UE è diminuito del 10,8% su base annua nel quarto trimestre del 2019, dopo un calo dell'1,6% nel terzo trimestre. Ciò ha comportato un calo del 5,3% nell'intero 2019 rispetto al precedente anno. È ciò che emerge dall'ultimo "Economic and Market Outlook" pubblicato dalla European Steel Association (EUROFER).

Axel Eggert, direttore generale di EUROFER, ha affermato che «questa è stata la peggiore performance della domanda nell'UE dal 2012. Lo sviluppo negativo registrato nel quarto trimestre del 2019 è il risultato della continua recessione nel settore manifatturiero dell'UE, dovuta a sua volta all'indebolimento delle esportazioni e degli investimenti». Una tendenza che è diventata «più pronunciata nella seconda metà dello scorso anno, unita alle crescenti tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali».

«Lo scoppio della pandemia di COVID-19 – ha continuato Eggert – ha aggravato una già difficile situazione del mercato dell'acciaio, con conseguenze senza precedenti per l'industria siderurgica europea. Il fermo delle operazioni, la riduzione della forza lavoro e i tagli alla produzione stanno avvenendo su una scala senza precedenti. Questa difficoltà sarà ancora più marcata quando la produzione riprenderà man mano che le misure di blocco si allenteranno in tutta Europa».

Nel rapporto di EUROFER si sottolinea che la pandemia di coronavirus ha fortemente peggiorato le previsioni sul consumo di acciaio e il conseguente declino delle prospettive economiche nel complesso. Le misure restrittive messe in campo dai governi europei a partire da marzo 2020 hanno avuto un forte impatto sull'attività manifatturiera e sui settori industriali che consumano acciaio.

Non si è ancora certi di quando le attività economiche torneranno totalmente alla normalità. EUROFER ipotizza che la produzione dovrebbe essere in grado di riprendere in quasi tutti i settori industriali dall'inizio del terzo trimestre, sulla base dei periodi di lockdown fissati dalla maggior parte dei governi dell'UE.


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