Nel terzo trimestre del 2021 le importazioni di prodotti siderurgici da paesi terzi nell'Ue sono aumentate del 45% su base annua, sulla scia di un miglioramento della domanda nel Vecchio Continente. Lo ha detto l'associazione europea dei produttori di acciaio (Eurofer) nel proprio "Economic and Steel Market Outlook 2022-2023/Q1 2022 Report", di recente pubblicazione.
Più nello specifico, le importazioni di prodotti piani sono aumentate del 52%, quelle di prodotti lunghi del 24%, in entrambi i casi rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Le importazioni di prodotti finiti dall'Ucraina sono aumentate del 107%, mentre le importazioni dalla Turchia e dalla Russia sono aumentate rispettivamente del 15% e del 7%. Le importazioni dalla Corea del Sud sono invece diminuite dell'8% su base annua.
Nei primi undici mesi del 2021, le importazioni di acciaio dell'Ue sono aumentate del 39% su base annua. L'import di prodotti piatti è cresciuto del 43%, quello di lunghi del 25%, in tutti i casi rispetto al periodo gennaio-novembre del 2020.
Eurofer ha affermato che la Turchia, la Russia, la Corea del Sud, l'India e l'Ucraina sono state le maggiori fonti di importazione di acciai finiti per il mercato dell'Ue nei primi undici mesi. Questi cinque paesi hanno rappresentato il 56% delle importazioni totali di acciai finiti dell'Ue nel periodo indicato. Turchia e Russia sono state le maggiori fonti di importazione con quote rispettivamente del 15,5% e del 12,8%, seguite dall'India con l'11,9%, dall'Ucraina con l'8,3% e dalla Corea del Sud con il 7,4%.
Secondo il rapporto di Eurofer, nei primi undici mesi del 2021 le importazioni di prodotti piani hanno rappresentato il 79% delle importazioni totali di prodotti finiti, mentre le importazioni di prodotti lunghi hanno rappresentato il restante 21%.