Secondo il report Economic and Steel Market Outlook 2022-2023 dell’associazione dei produttori di acciaio europei (EUROFER), la tendenza positiva osservata nel consumo apparente di acciaio nell'UE-27 per tutto il 2021 è proseguita nel primo trimestre del 2022, ma è stata rallentata dalle continue e gravi interruzioni della catena di approvvigionamento globale, dall'aumento dei prezzi dell'energia e dei costi di produzione. Nel primo trimestre del 2022 il consumo apparente di acciaio nell'UE-27 è stato di 37,1 milioni di tonnellate, in aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, dopo un aumento del 10,1% nel quarto trimestre dello scorso anno.
Ci si aspetta che i problemi precedentemente elencati incideranno ancora di più nella seconda metà del 2022, insieme agli effetti della guerra tra Russia e Ucraina. Pertanto, secondo l'associazione, si prevede che il consumo di acciaio diminuirà dell'1,7% nel 2022 e si riprenderà del 5,6% nel 2023. Tuttavia, l'evoluzione complessiva della domanda di acciaio rimane molto incerta. L’incertezza è destinata a durare almeno fino al primo trimestre del 2023, subordinata agli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina, per ora imprevedibili, e al suo impatto sulle catene di approvvigionamento globali.
Nonostante i persistenti problemi della catena di approvvigionamento, la produzione dei settori che utilizzano l'acciaio nel primo trimestre è aumentata del 4,9% su base annua dopo un aumento del 2,6% nel quarto trimestre del 2021. EUROFER prevede che la produzione dei settori che utilizzano l'acciaio aumenterà dell'1,1% nel 2022, rispetto alla precedente previsione di un aumento del 2%, e del 2,2% nel 2023.
Le consegne interne nell'UE sono aumentate solo dello 0,2% su base annua nel primo trimestre, riflettendo il rallentamento della domanda all'interno dell'UE nella seconda metà del 2021.