EUROFER: forte peggioramento delle previsioni sul consumo di acciaio

mercoledì, 05 agosto 2020 17:41:09 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il consumo apparente di acciaio nell'UE è diminuito del 12% su base annua nel primo trimestre di quest'anno, ammontando a 37,6 milioni di tonnellate e facendo segnare una variazione negativa per il quinto trimestre consecutivo, dopo un calo del 10,8% nel quarto trimestre del 2019. Lo ha evidenziato la European Steel Association (EUROFER) nel suo ultimo "Economic and Market Outlook". Il dato del primo trimestre dell'anno riflette l'impatto statistico iniziale della crisi, che ha aggravato il deterioramento della domanda di acciaio insieme ai fattori negativi che si erano già materializzati nei trimestri precedenti. Ciò ha portato a una forte riduzione del consumo di acciaio.

«La pandemia di coronavirus ha tagliato le gambe all'industria siderurgica europea, causando gravi danni a tutto il settore e alla sua catena del valore – ha dichiarato il direttore generale di EUROFER, Axel Eggert –. I dati ora disponibili confermano che la crisi iniziata nel 2019 è stata aggravata dalla crisi attuale e che il settore è ora in stato di emergenza».

Nel suo report, EUROFER afferma che l'epidemia di COVID-19 ha causato il taglio delle previsioni sul consumo di acciaio e delle prospettive economiche generali in tutta l'UE e nel mondo. Le misure di lockdown attuate dai governi hanno avuto un forte impatto in particolare sui settori manifatturiero e automobilistico dalla seconda metà di marzo fino a fine aprile/inizio maggio. Ciò ha comportato un marcato rallentamento della crescita della produzione nei settori che utilizzano acciaio. La produzione totale nei settori utilizzatori è diminuita del 7,2% nel primo trimestre di quest'anno, dopo essere calata dell'1,3% nel quarto trimestre del 2019.

Le prospettive per l'economia globale sono state fortemente influenzate dalla pandemia di COVID-19. Anche dopo il ritorno alle normali condizioni commerciali, l'economia dell'UE sarà ancora particolarmente vulnerabile in quanto esposta alle fluttuazioni del commercio internazionale, ha osservato EUROFER. Secondo l'associazione, poiché il maggiore contributo alla crescita durante il ciclo precedente è arrivato dalle esportazioni, un rallentamento dei mercati export aggraverà ulteriormente le difficoltà che le economie dell'UE probabilmente dovranno affrontare.


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