EUROFER: finora nessun cambiamento nella politica commerciale USA

martedì, 02 febbraio 2021 11:53:49 (GMT+3)   |   Brescia
       

L'inizio del mandato di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti non ha portato per ora a cambiamenti nella politica commerciale americana. A sottolinearlo è stato il direttore generale di EUROFER, Axel Eggert, in una nota. «Il presidente Biden – ha ricordato – è da tempo un sostenitore della liberalizzazione del commercio: come vicepresidente USA ha difeso il TPP e come senatore ha votato per il NAFTA e l'ingresso della Cina nel WTO. Tuttavia, nel suo pacchetto iniziale di misure, si nota per la sua assenza qualsiasi cambiamento alla politica commerciale trumpiana notevolmente aggressiva».

Eggert ha sottolineato che finora «non vi è stato alcun movimento per sostenere la nomina di un nuovo Direttore generale del WTO né per rivitalizzare l'organo di appello del WTO, attualmente paralizzato». I «primi segnali», inoltre, «suggeriscono che Biden sarà aggressivo sulla Cina». EUROFER ha constatato che fino ad oggi «non c'è stata alcuna mossa per annullare i dannosi dazi della Sezione 232 che, almeno per l'industria siderurgica, sono stati l'azione più importante e dannosa della presidenza Trump».

Anzi, «nel suo quarto giorno in carica, il presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo che rafforza ulteriormente i regolamenti "Buy American". Per ora, almeno, sembra che la motivazione – se non la retorica – alla base della strategia "America First" della precedente amministrazione non sia (ancora) cambiata» ha continuato Eggert.

Secondo il direttore generale di EUROFER, «la continuazione dell'attuale approccio al commercio è un qualcosa di cui i leader dell'UE dovrebbero prendere atto: mentre il libero scambio è vitale per la crescita economica, tale libertà dipende dall'equità e dal fair play. L'Unione europea dovrebbe difendere i suoi interessi: altre regioni sono disposte a trarre vantaggio dalla promozione del "libero" commercio da parte dell'Europa senza condividere il suo impegno corrispondente alla "equità"».

EUROFER è tornata quindi a sostenere la necessità di un'estensione e del rafforzamento delle attuali misure di salvaguardia sull'acciaio, della lotta all'eccesso di capacità globale, della rapida attuazione degli strumenti di difesa commerciale e di un miglioramento della circolazione delle materie prime (ad esempio «evitando la fuoriuscita di rottame attraverso l'export»). Infine, ha dichiarato Eggert, è importante «garantire che le misure di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio rimangano saldamente in atto per incoraggiare altre regioni a seguire l'esempio della decarbonizzazione dell'Europa». 


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