In vista della riunione del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 22-23 marzo per discutere dei dazi statunitensi, la European Steel Association (EUROFER) ha invitato gli Stati membri dell'UE a sostenere in modo congiunto una risposta decisa e risoluta per salvaguardare la redditività dell'industria siderurgica dell'UE e i suoi 320.000 posti di lavoro.
Axel Eggert, direttore generale di EUROFER, ha dichiarato che l'UE e gli Stati Uniti hanno stretti legami economici, politici, militari e culturali e che la siderurgia europea rappresenta da sempre un fornitore affidabile per gli utilizzatori statunitensi di acciaio. I provvedimenti legati alla Section 232 secondo Eggert sono pertanto in contraddizione con questa stretta collaborazione.
"Stiamo già vedendo gli effetti dell'annuncio di Trump. Nei primi due mesi di quest'anno le importazioni sono aumentate del 12% rispetto ai massimi storici del 2016-2017", ha affermato Eggert.
Secondo EUROFER, questo aumento si aggiunge a quello del 65% registrato negli ultimi cinque anni. Le importazioni di acciaio nell'UE hanno ormai raggiunto i 40 milioni di tonnellate, rendendo l'UE di gran lunga il più grande mercato di importazione di acciaio al mondo, ancor prima dell'introduzione delle tariffe statunitensi. Per alcuni prodotti, come il tondo per cemento armato, l'impennata delle importazioni è già stata del 75%.
"La deviazione dei flussi commerciali dell'acciaio verso l'Europa danneggerebbe gravemente noi e i settori a noi correlati. I leader dell'UE devono prendere decisioni chiare e immediate per prevenire questo danno. Ciò di cui abbiamo bisogno ora sono misure di salvaguardia complete che sottopongano le importazioni di tutti i prodotti in acciaio colpiti dalle misure statunitensi a limiti pari ai livelli degli ultimi anni", ha sottolineato Eggert.
EUROFER ha dichiarato di essere a favore di misure di salvaguardia che interessino gli stessi prodotti colpiti dai provvedimenti statunitensi. Secondo EUROFER, tutte queste categorie di prodotti subiranno una deviazione commerciale, fino a un totale stimato in 13 milioni di tonnellate, e probabilmente troveranno la via del mercato aperto dell'UE. Una quota di salvaguardia permetterebbe al mercato dell'UE di rimanere aperto, ma al tempo stesso eviterebbe il rischio di essere inondati da volumi di acciaio che hanno subito una deviazione, ha spiegato EUROFER.
Il direttore generale di EUROFER ha infine dichiarato che l'UE deve continuare a chiedere la piena esclusione dalle misure statunitensi.