Nel quarto trimestre del 2021 il consumo apparente di acciaio nell'Ue-27 è ammontato a 36,3 milioni di tonnellate, crescendo del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 dopo aver messo a segno un +14,35 nel trimestre precedente. È quanto si legge nel report dal titolo "Economic and Steel Market Outlook 2022-2023/Q2 2022" pubblicato recentemente da Eurofer. In tutto il 2021, si legge nello stesso documento, i consumi sono aumentati del 15,2% dopo il calo del 10,7% registrato nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19.
Secondo Eurofer, il consumo di acciaio nell'Ue calerà dell'1,9% nel 2022 a causa dell'impennata dei prezzi dell'energia, dei problemi lungo le catene di fornitura globali e degli effetti del conflitto in corso in Ucraina. Per il 2023, invece, il dato è previsto in ripresa del 5,1%.
La produzione dei settori che utilizzano acciaio nel 2021 è rimbalzata del 7,3% dopo una diminuzione dell'8,4% nel 2020, mentre nel quarto trimestre il dato è cresciuto dello 0,7% su base annua. Eurofer prevede che la produzione dei settori che utilizzano acciaio aumenterà del 2% nel 2022 e del 2,3% nel 2023.
Le consegne all'interno dell'Ue sono aumentate dello 0,6% su base annua nel quarto trimestre, riflettendo il rallentamento della domanda che ha interessato la seconda metà del 2021. In tutto il 2021, le consegne sono cresciute del 10,7%.
Infine, nel quarto trimestre, le importazioni di acciaio dell'Ue sono aumentate del 43% su base annua, dopo un aumento del 48% nel terzo trimestre. Nell'intero anno, l'import ha fatto segnare un balzo del 32% dopo il calo del 17,1% registrato nel 2020.