Secondo quanto riportato nel report Economic and Steel Market Outlook 2025-2026/Q2 2025 del Comitato Economico dell’Associazione Europea dell’Acciaio (EUROFER), nel quarto trimestre del 2024 il consumo apparente di acciaio nell’UE-27 si è attestato a 30,1 milioni di tonnellate, registrando un incremento dello 0,5% su base annua. Tuttavia, a fronte delle precedenti attese di un miglioramento del contesto industriale e di una ripresa della domanda di acciaio, EUROFER ha rivisto al ribasso le proprie previsioni per il 2025, stimando ora un calo dello 0,9% del consumo apparente. A influire su tale revisione è principalmente l’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti e l’incertezza che ne deriva.
Secondo EUROFER, una vera ripresa della domanda di acciaio rimane subordinata all’evoluzione dell’incertezza globale. Non si prevedono miglioramenti significativi prima del primo trimestre del 2026, e i volumi di consumo sono destinati a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-pandemici.
Nel 2024, la produzione dei settori utilizzatori di acciaio è diminuita del 3,7% su base annua, dato peggiore rispetto alla precedente stima di -3,3%. Il calo più marcato ha riguardato i comparti delle costruzioni e dell’automotive, che hanno inciso in maniera determinante sul risultato complessivo. Per il 2025 si prevede un’ulteriore contrazione dello 0,9%, mentre nel 2026 potrebbe verificarsi un rimbalzo pari al 3,4%.
In conclusione, lo scenario per il biennio 2025-2026 resta offuscato da una combinazione di fattori negativi: l’elevata incertezza legata ai dazi commerciali, la persistente debolezza nei settori manifatturieri – con conseguente domanda di acciaio ancora fiacca – le forti tensioni geopolitiche e le più ampie sfide economiche a livello globale.