EUROFER chiede un'ulteriore revisione della salvaguardia UE

mercoledì, 20 novembre 2019 16:57:45 (GMT+3)   |   Brescia
       

La European Steel Association (EUROFER) torna a chiedere alla Commissione Europea un rafforzamento delle misure di salvaguardia sull'import di acciaio. In un comunicato il direttore generale di EUROFER Axel Eggert ha sottolineato che «l'Europa è ancora indondata dalle importazioni di acciaio nonostante lo stallo della domanda interna. Quest'anno - ha ricordato - abbiamo registrato una contrazione di almeno il 3%, tuttavia i prezzi delle materie prime e i costi della CO2 sono aumentati. In particolare, gli stessi costi della CO2 non sono sostenuti da nessun altro produttore al mondo».

«Quest'anno - ha continuato Eggert - le aziende siderurgiche europee hanno dovuto annunciare tagli alla produzione pari ad almeno 15 milioni di tonnellate. 15.000 posti di lavoro sono stati persi o messi a rischio. Questo si aggiunge al calo del 20% della forza lavoro siderurgica registrato dal 2008». 

Nell'ordine del giorno della riunione del Consiglio Affari Esteri fissata per domani 21 novembre è incluso il tema delle relazioni commerciali UE-USA, nonché quello del WTO e dei rapporti con la Cina. Secondo EUROFER si tratta di «temi chiave per il settore siderurgico europeo» e durante lo stesso incontro andrebbe affrontata anche la salvaguardia UE. Le modifiche alla salvaguardia che sono entrate in vigore a ottobre «si sono dimostrate insufficienti alla luce delle mutate circostanze a livello globale», si legge nella nota diffusa dall'associazione. EUROFER chiede quindi che la salvaguardia venga "riallineata" affinché rifletta il fatto che «i volumi delle quote sono stati fissati molto al di sopra dei livelli tradizionali di importazione dell'UE e che da allora le condizioni del mercato sono notevolmente peggiorate». L'associazione ha puntato il dito ancora una volta contro i dazi statunitensi della Section 232 e contro la forte sovraccapacità globale. 

Secondo EUROFER, è sempre più urgente una riforma del WTO dal momento che «sono necessarie misure internazionali per garantire un commercio equo, anche nel rispetto dell'ambiente». Inoltre, «nel contesto della discussione informale sulla Cina programmata durante il Consiglio Affari Esteri», EUROFER ritiene che i ministri riflettano «sul rifiuto della Cina di sostenere l'estensione del mandato del Forum globale sulla capacità siderurgica in eccesso (Global Forum on Steel Excess Capacity)».

«L'eccesso di capacità globale continua ad ammontare a 450 milioni di tonnellate o più - ha dichiarato Axel Eggert - e due terzi di questa si trovano in Cina. Dato che l'eccesso di capacità è la ragione principale della debolezza del mercato siderurgico globale e del crescente numero di perdite di posti di lavoro in tutta l'UE, è più importante che mai - ha concluso Eggert - che questo Forum esista e possa fare il proprio lavoro per sostenere la riduzione della capacità in tutto il mondo». 


Articolo precedente

Dombrovskis «ottimista» sulla risoluzione delle tensioni commerciali USA-UE

03 set | Notizie

EUROFER: finora nessun cambiamento nella politica commerciale USA

02 feb | Notizie

EUROFER soddisfatta della decisione di registrare le importazioni di HRC turchi

16 nov | Notizie

Assofermet: no alla salvaguardia, gli utilizzatori devono poter competere a livello globale

21 ott | Intervista

Federacciai: bene l'indagine UE contro i piani inox indiani e indonesiani

19 ott | Notizie

Assofermet: no ad ulteriori dazi sull'inox, forte la preoccupazione tra i distributori

15 ott | Notizie

Flavio Bregant (Federacciai): «Chiediamo al governo un piano per la siderurgia»

14 ott | Intervista

EUROFER: bene i dazi sui laminati a caldo inox, ma occorre fare di più

08 ott | Notizie

IndustriAll e EUROFER: «profonda delusione» per le modifiche alla salvaguardia

30 giu | Notizie

Salvaguardia, Assofermet chiede lo status quo per i coils laminati a caldo

12 giu | Notizie