EUNIRPA, l'associazione europea dei trasformatori di vergella non integrati, si è detta preoccupata per l'indagine di salvaguardia recentemente avviata dalla Commissione Europea sulle importazioni di acciaio. L'associazione teme che dall'indagine derivi l'aggravarsi del problema della carenza di vergella e di quello della compressione dei margini, che ancora continuano ad affliggere i trasformatori di vergella indipendenti.
Negli ultimi mesi, EUNIRPA ha ripetutamente sottolineato che, a causa delle continue integrazioni a valle da parte delle acciaierie nell'UE, non vi è una quantità sufficiente di vergella sul mercato commerciale europeo. Secondo Kris Van Ginderdeuren, presidente di EUNIRPA, l'avvio dell'inchiesta di salvaguardia aggraverà ulteriormente questa carenza.
Van Ginderdeuren ha spiegato che i trasformatori indipendenti saranno costretti a limitare le importazioni di vergella per paura di eventuali dazi all'importazione e pertanto resteranno in balia di una manciata di produttori integrati. Ciò si tradurrà in un aumento dei prezzi delle materie prime ma, allo stesso tempo, i prezzi dei prodotti finiti continueranno ad essere bassi a causa del continuo flusso di importazioni di prodotti finiti provenienti da paesi extra europei. Van Ginderdeuren ha sottolineato che la compressione dei margini causerà molto probabilmente ulteriori fallimenti di trasformatori indipendenti di vergella.
Di conseguenza, EUNIRPA sollecita l'UE a "procedere con cautela quando si tratta di mettere in campo misure di difesa, poiché i trasformatori non integrati di vergella dipendono fortemente dalle importazioni per riuscire a reperire una quantità sufficiente di materie prime a prezzi commercialmente praticabili".