ETS, il prezzo della CO2 nell'Ue sfonda quota 50 €/t

mercoledì, 05 maggio 2021 16:57:33 (GMT+3)   |   Brescia
       

Nella giornata di ieri il prezzo del carbonio nell'Unione europea ha toccato il livello di oltre 50 euro la tonnellata. Per la precisione, 50,5 €/t, più del doppio rispetto al livello pre-pandemia nonché il valore più alto dal lancio del mercato del carbonio nel 2005. Anche se i prezzi si sono riposizionati a quota 48,40 €/t nella stessa giornata, gli analisti ritengono probabile un trend rialzista nel lungo termine, fino al raggiungimento di livelli tali da innescare investimenti in tecnologie pulite innovative. A scatenare l'aumento nelle ultime due settimane è stata la decisione da parte dell'Ue di tagliare le emissioni nel 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, contro il precedente obiettivo di una riduzione del 40%. Fino a dicembre dello scorso anno, il prezzo della CO2 non era mai stato costantemente al di sopra dei 30 €/t. L'aumento dei prezzi del carbonio ha attirato l'attenzione degli hedge fund e di altri investitori finanziari che si sono spostati più in profondità nel mercato del carbonio.

Il sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) è stato progettato per mettere un costo sull'anidride carbonica per alcune delle industrie più inquinanti. Quest'estate Bruxelles presenterà un pacchetto di politiche per ridurre le emissioni in tutti i settori per raggiungere l'obiettivo del 2030, comprese le riforme al mercato del carbonio dell'Ue. Ciò dovrebbe portare a un aumento della domanda di permessi di CO2 e renderli di conseguenza più scarsi. Secondo Mark Lewis, chief sustainability strategist di BNP Paribas, il prezzo della CO2 raggiungerà circa €90/t entro il 2030.

La scorsa settimana le aziende del settore siderurgico e di altre industrie fortemente inquinanti, come quelle dei prodotti petrolchimici e del cemento, hanno invitato l'UE ad accelerare i piani per attuare una tassa di adeguamento alle frontiere del carbonio per le importazioni dai paesi che non assumono impegni sufficienti in materia di cambiamento climatico. Un meccanismo simile le aiuterebbe a restare competitive, tuttavia i tempi perché entri in vigore appaiono ancora lunghi. 


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