ArcelorMittal ha pubblicato oggi un aggiornamento sull'impatto dell'emergenza COVID-19 annunciando una riduzione della produzione e il temporaneo fermo di impianti per la produzione di acciaio e per la finitura. Queste misure, si legge nel comunicato diffuso dalla multinazionale, variano «di paese in paese a seconda della domanda e delle richieste dei governi». Attualmente, ha ricordato ArcelorMittal, «l'Europa è l'epicentro dell'epidemia», ma il numero dei contagi sta crescendo in Africa, India, Sud America e paesi CIS. «Laddove - ha continuato la società - la domanda per i nostri prodotti continua, ad esempio per gli imballaggi per alimenti, cercheremo di mantenere un numero ridotto di operazioni per garantire il soddisfacimento delle esigenze dei clienti».
Per «mitigare l'impatto del minor livello di produzione», il colosso mondiale dell'acciaio sta «implementando misure significative per preservare la liquidità e ridurre i costi, incluso l'accesso agli strumenti introdotti dai governi per supportare le aziende in questo periodo di difficoltà».
«Come molti altri nel settore privato - si legge ancora nella nota aziendale - stiamo provando a sfruttare le nostre capacità e risorse in modo utile e collaborativo per aiutare ad affrontare le sfide presentate da COVID-19. In particolare, abbiamo concentrato le nostre azioni sulla collaborazione per affrontare la grave mancanza delle attrezzature mediche e di sicurezza, tra cui mascherine e ventilatori. Le nostre aziende in tutto il mondo hanno donato per supportare varie iniziative. Abbiamo inoltre messo a disposizione la nostra rete globale per facilitare il trasferimento di apparecchiature da e verso le regioni maggiormente colpite».
Come riportato nelle ultime settimane da SteelOrbis, ArcelorMittal ha già ridotto la produzione presso diversi impianti, tra cui quello dell'ex Ilva di Taranto.
Stefano Gennari