Unione Europea e Mercosur, mercato comune dell’America meridionale composto da Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile, hanno concluso un accordo commerciale dopo due decenni di negoziati.
Le due regioni rappresentano insieme il 25% del PIL mondiale. L’UE ha definito l’intesa come «politica, ambiziosa, equilibrata e completa».
«La nuova scena che va a delinearsi – ha commentato l’Unione Europea attraverso un comunicato – è parte di un più ampio accordo tra le due regioni. Consoliderà la partnership strategica a livello politico ed economico, creerà importanti opportunità a favore di una crescita sostenibile per entrambe le parti nel rispetto dell’ambiente e degli interessi dei consumatori europei e dei settori economici sensibili».
Dal punto di vista del Brasile, l’accordo aiuterà la nazione ad estendere le attuali quote applicate a diversi prodotti ma non è ancora chiaro se l’acciaio sarà tra questi. Inoltre, il governo brasiliano si aspetta di incrementare il proprio PIL di 87,5 miliardi di dollari nei prossimi 15 anni.
L’unione tra le due regioni permetterà invece all’UE di rimuovere la maggior parte delle tariffe sull’export verso il Mercosur. «Renderà più competitive le aziende europee risparmiando loro 4 miliardi di dazi all'anno. Contribuirà ad aumentare le esportazioni di prodotti che finora hanno dovuto affrontare tariffe elevate e a volte proibitive come quelle sulle automobili (tariffa del 35%), sui ricambi di veicoli (14%-18%) e sui macchinari (14%-20%)».