Secondo quanto riporta il quotidiano brasiliano Valor, l’industria siderurgica brasiliana prevede di non essere colpita da alcuna potenziale tariffa o quota sulle esportazioni di acciaio da parte dell’Unione Europea.
Non è ancora chiaro se l’UE applicherà quote o imporrà dazi sull'acciaio brasiliano, ma l'argomento ha certamente causa di preoccupazioni tra i produttori locali di acciaio. Le esportazioni brasiliane consistono principalmente in semilavorati verso l’UE, che rappresenta il secondo mercato d’esportazione per il Brasile dopo gli USA.
Marco Polo, presidente esecutivo della IABr, ha dichiarato che l’eccesso di acciaio potrebbe spingere il blocco commerciale europeo a proteggersi.
“Nel frattempo, il ministero brasiliano della finanza e il segretariato locale degli affari strategici hanno organizzato un seminario per discutere le possibilità di espansione commerciale per il Brasile”, ha affermato.
La IABr si è espressa in favore di misure più severe per proteggere l'industria siderurgica locale.
Recentemente, il Brasile ha evitato di imporre dazi antidumping sui coils a caldo cinesi per ragioni di “interesse pubblico”, poiché la Cina è vista come partner commerciale fondamentale per settori come quelli dell’energia e delle infrastrutture di trasporto.
Lo scorso anno, ha ricordato Valor, il Brasile ha esportato 2,8 milioni di tonnellate di acciaio verso l’UE, ovvero circa il 18,1% delle esportazioni totali dell'industria siderurgica brasiliana.