Secondo quanto riportano i media, gli Stati Uniti e la Corea del Sud si sono accordate per rivedere l’Accordo di libero scambio vigente tra i due paesi da circa sei anni e noto con l’acronimo KORUS. In base alle ultime modifiche, la Corea del Sud ridurrà le esportazioni di acciaio verso gli Stati Uniti del 30% della media degli ultimi tre anni, in cambio dell’esenzione a tempo indeterminato dalle tariffe della Section 232. Le esenzioni concesse a UE, Brasile, Australia, Argentina, Canada e Messico, invece, scadranno il 1° maggio.
La nuova quota annuale delle esportazioni di acciaio dalla Corea del Sud sarà di circa 2,68 milioni di tonnellate. Il tetto equivale al 70% delle vendite medie di acciaio coreano negli USA nel periodo 2015-2017. Attualmente il paese è il terzo maggior esportatore siderurgico verso gli Stati Uniti.
L'associazione siderurgica sudcoreana in una dichiarazione si è detta “sollevata” dall’esclusione del paese dalle tariffe statunitensi, ma al tempo stesso si è rammaricata del fatto che il paese non sia riuscito ad ottenere quote più alte.
Inoltre, nell’ambito della revisione del KORUS, Corea del Sud e USA hanno accettato di estendere di vent’anni le tariffe su pick-up e furgoncini sudcoreani, pertanto fino al 2041. Al momento, non vi sono produttori automobilistici che esportano pick-up verso gli USA. Per di più, le case automobilistiche statunitensi potranno esportare in Corea del Sud 50.000 veicoli all’anno per produttore (rispetto ai 25.000 veicoli precedenti), che dovranno essere in grado di soddisfare gli standard di sicurezza statunitensi e non necessariamente gli standard coreani.