Danieli punta a colmare il gap competitivo con Cina e India

venerdì, 23 ottobre 2020 12:15:06 (GMT+3)   |   Brescia
       

«Il nostro benchmark è essere competitivi con i cinesi, che stanno crescendo in qualità e in cultura, avendo investito molto nella scuola e nella formazione, diversamente da quello che è accaduto in Italia». Così Gianpietro Benedetti, presidente del gruppo Danieli, durante la conferenza stampa di presentazione sia del bilancio 2019/2020 sia del nuovo impianto Quality WireRod Mill della controllata Acciaierie Bertoli Safau (ABS). Questo entrerà in funzione entro novembre e sarà «il più grande treno vergella del mondo». Realizzato in 18 mesi con un investimento di 190 milioni, avrà una capacità produttiva di 500.000 tonnellate all'anno. 

Danieli ha chiuso l'esercizio 2019/2020 con un utile netto di 62,9 milioni di euro (-6% a causa delle limitazioni alla produzione e dello slittamento di alcuni progetti dopo l'emergenza Covid-19), ricavi per un valore di 2,803 miliardi (-9%) e un EBITDA di 187,7 milioni (-22%). 

Le previsioni per i prossimi due esercizi sono di una crescita in termini sia di fatturato sia di EBITDA. Nel 2020/2021 è atteso un fatturato tra i 2,9 e i 3,1 miliardi di euro, con un EBITDA tra i 210 e i 220 milioni. Per il 2021/2022 il gruppo si aspetta un fatturato di 3,1-3,2 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 240-260 milioni, di cui circa il 58% proveniente dal "plantmaking", il 42% dallo "steelmaking".

Tornando al discorso competizione, il presidente Benedetti ha dichiarato che il gruppo dovrà abbassare i costi in modo da allinearli a quelli sostenuti dai cinesi e dagli indiani, mantenendo allo stesso tempo «un altissimo livello tecnologico per conservare il gap che ancora ci separata da quei paesi, ma che si sta velocemente assottigliando». La Cina nell'ultimo anno ha rappresentato il 53% del mercato della divisione "plantmaking" del gruppo. In Europa, ha spiegato Giacomo Mareschi Danieli, CEO di Danieli, gli investimenti «sono orientati soprattutto verso l'acciaio green, dove credo sarà leader del cambiamento. Negli USA la politica di Trump ha spinto molto gli investimenti, ora vedremo cosa accadrà con le elezioni. La Russia ci ha dato grandi soddisfazioni, ha risorse, mercato e territorio e dovrà compiere passi ambientali a breve». Riguardo alla divisione "steelmaking", Benedetti ha detto di aspettarsi a causa della pandemia un'accelerazione del processo di selezione dei competitor sul mercato.