La produzione di acciaio e altri materiali quali cemento e plastica è tra le principali cause dei gas a effetto serra, nonché tra i principali responsabili delle emissioni. Queste emissioni sono estremamente difficili da eliminare e «se vogliamo riuscire ad azzerare le emissioni di anidride carbonica nel complesso, abbiamo molto da inventare». Ad affermarlo è Bill Gates, imprenditore e filantropo statunitense che attraverso il fondo Breakthrough Energy Ventures sta studiando piani per affrontare il cambiamento climatico.
Il fondatore di Microsoft ha parlato sul proprio blog di come si potrebbe perseguire l'obiettivo "zero emissioni".
«Un modo è quello di utilizzare meno tutti questi materiali. Ci sono sicuramente dei passi che dovremmo intraprendere per utilizzare meno materiali riciclandone di più e aumentando l'efficienza». Ciononostante, Gates riconosce che questo «non basterà a compensare il fatto che la popolazione mondiale sta crescendo e diventando sempre più ricca; man mano che la classe media si espande, cresce anche l'uso dei materiali». Secondo Gates, le emissioni derivanti dall'utilizzo di acciaio cresceranno repentinamente in Africa entro il 2050.
L'imprenditore ritiene che un'altra via possa essere quella di produrre materiali senza emettere carbonio. «Esistono però diversi ostacoli. Innanzitutto - spiega - queste industrie richiedono molta elettricità, che oggi è spesso generata utilizzando combustibili fossili. In secondo luogo, anche i processi richiedono molto calore e i combustibili fossili sono spesso il modo più economico per creare tale calore».
Inoltre, Gates fa notare che la produzione di molti materiali comporta reazioni chimiche che causano l'emissione di gas serra e che purtroppo ad oggi non esistono alternative.
«Scienziati e imprenditori - afferma Bill Gates - stanno cercando di risolvere questi problemi e di contribuire a produrre materiali a zero emissioni di carbonio che saranno accessibili in tutto il mondo». Elenca quindi alcuni "approcci innovativi" ai problemi esposti, tra cui uno dei più interessanti è denominato "fuel switching". «Alcuni processi industriali - spiega - non possono servirsi facilmente dell'elettricità al posto dei combustibili fossili poiché richiedono troppo calore. Una possibile alternativa è quella di ottenere il calore da una centrale nucleare di prossima generazione. Un'azienda che ho aiutato ad avviare, TerraPower, utilizza un approccio chiamato reattore a onde mobili che è sicuro, impedisce la proliferazione e crea pochissimi rifiuti. Potremmo anche essere in grado di ottenere il calore usando combustibili a idrogeno, che possono essere prodotti utilizzando elettricità pulita e non emettono carbonio quando vengono bruciati. I carburanti a idrogeno esistono oggi, ma sono costosi da produrre e trasportare, quindi le aziende stanno cercando di ridurre i costi e rendere disponibili i combustibili a idrogeno su larga scala».
Gates riporta quindi l'esempio di alcuni produttori siderurgici che stanno effettuando investimenti in tal senso. «Il produttore siderurgico svedese SSAB - afferma Gates - prevede di costruire il primo impianto siderurgico al mondo privo di combustibili fossili e alimentato a idrogeno, che sarà avviato come progetto pilota il prossimo anno. Anche ThyssenKrupp e ArcelorMittal hanno recentemente annunciato progetti in questo campo».
Bill Gates si dice ottimista riguardo al successo di questi progetti innovativi e auspica che le aziende godano dei giusti incentivi al fine di riuscire a «eliminare gradualmente le vecchie fabbriche inquinanti e adottare nuovi approcci».
Stefano Gennari