Crisi Russia-Ucraina: quale impatto sul mercato siderurgico?

mercoledì, 23 febbraio 2022 18:55:45 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Le preoccupazioni sono aumentate nei mercati di esportazione dell'acciaio e delle materie prime dell'area CIS dopo che il 21 febbraio il presidente russo Putin ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass. I paesi occidentali hanno annunciato sanzioni contro la Russia, prendendo di mira anche diversi istituti finanziari. SteelOrbis ha raccolto le opinioni degli addetti ai lavori e di diversi operatori del mercato in merito alle conseguenze delle tensioni tra Ucraina e Russia sullle esportazioni di acciaio dall'area CIS

Sanzioni contro la Russia

Dopo che la Russia ha deciso di riconoscere le due regioni separatiste dell'Ucraina come indipendenti, i paesi occidentali hanno iniziato a imporre sanzioni. La Germania ha sospeso l'approvazione del gasdotto russo Nord Stream 2, che ha già attratto miliardi di investimenti. Il Regno Unito ha imposto sanzioni a cinque banche russe e a diversi oligarchi, mentre l'Ue ha imposto sanzioni a centinaia di parlamentari russi.

Finora, non c'è stato alcun impatto importante sulle esportazioni di acciaio della Russia, e va sottolineato che le istituzioni finanziarie sottoposte a sanzioni non sono tra le principali nel paese. «Le sanzioni contro le banche non incidono sugli affari in quanto non è un problema trovare un'altra banca – ha affermato un produttore russo –. I clienti si sono presi una pausa in attesa della pubblicazione dell'elenco delle sanzioni. Per ora, non ci stanno influenzando, quindi il commercio continua».

«Le sanzioni molto probabilmente avranno un impatto, ma in futuro – ha commentato un altro produttore –. Adesso le banche sono in allarme. Alcuni hanno affermato che ci sarà una forte ritrosia a finanziare le esportazioni russe, ma per ora, ripeto, non ci sono state vere e proprei conseguenze».

I trader in Europa hanno confermato che le banche hanno impiegato più tempo per aprire lettere di credito sia per l'acciaio russo sia per quello ucraino, nonché per le esportazioni di materie prime. Inoltre, secondo le fonti, non si possono escludere problemi assicurativi in futuro. 

Mercato siderurgio ucraino indenne per il momento

In Ucraina, dove le tensioni crescono di giorno in giorno, il consiglio di sicurezza ha approvato i piani per dichiarare lo stato di emergenza nazionale, in risposta alla crescente minaccia di un'invasione russa. Secondo i primi dettagli emersi, non dovrebbero essere applicate restrizioni alle industrie chiave dell'Ucraina.

Oggi, 23 febbraio, secondo le fonti, i principali produttori di acciaio in Ucraina stanno portando avanti le proprie attività senza interruzioni in termini di produzione, carico, spedizioni e logistica in generale. Alcuni player, tuttavia, ritengono che nel prossimo futuro possano esserci problemi con i fornitori di materie prime dalla Russia verso l'Ucraina, il che potrebbe portare a rallentamenti produttivi negli stabilimenti integrati ucraini. Gli operatori del mercato stanno osservando da vicino la situazione poiché ogni giorno si osservano nuovi sviluppi e si discutono vari scenari. «Voglio sottolineare che, per quanto possano essere spaventosi i possibili scenari, le imprese del gruppo SCM continueranno a realizzare tutti gli investimenti che erano stati annunciati per il 2022, in particolare quelli a Mariupol», ha dichiarato Rinat Achmetov, oligarca ucraino presidente della holding SMC. 


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