Il Gruppo Lucchini RS di Lovere (BS), tra i primi produttori siderurgici a sospendere le attività nelle ultime due settimane, ha deciso di fornire un ulteriore contributo nella lotta al coronavirus devolvendo l'importo di 100.000 euro agli Ospedali di Lovere, di Esine, di Brescia e alla Protezione Civile.
Lucchini RS ha ricordato che le province di Bergamo e Brescia sono tra le più colpite in Italia e che «il lavoro che il sistema sanitario ha davanti a sé per tornare a condizioni normali è ancora lungo». Nonostante i «primissimi segnali positivi», ha continuato l'azienda, «è importante ricordare che il numero dei ricoveri rimane altissimo e le strutture ospedaliere sono messe a dura prova da settimane».
Oltre al contributo economico, il gruppo ha reperito circa 2.000 mascherine FFP3 e assimilabili che saranno donate agli operatori sanitari. Queste provengono provengono sia da quanto acquistato sul mercato da Lucchini RS sia da donazioni provenienti dalla Cina, in particolare dalla partecipata Zhibo Lucchini e da altri partner cinesi del gruppo.
Il presidente e l'amministratore delegato di Lucchini RS hanno ringraziato sentitamente il management, tutti i collaboratori e le organizzazioni sindacali per la stretta e proficua collaborazione nella gestione dell'emergenza. «Purtroppo la guerra non è ancora vinta e tanti sacrifici dovranno essere sostenuti, senza dimenticare che alla ripartenza ci aspettano nuove importanti sfide legate agli effetti negativi sull'economia italiana e mondiale che questa lunga pandemia produrrà. In ogni caso - ha concluso l'azienda - Lucchini RS è una realtà estremamente solida: attiva dal 1856, moderna, internazionale e ampiamente patrimonializzata, essa offre forti garanzie di continuità ai propri partner finanziari e commerciali».