Nei primi quattro mesi dell’anno l’output mondiale di acciaio grezzo si è attestato a 580,99 milioni di tonnellate, registrando una contrazione del 4,1% su base annua. I dati provengono dalla World Steel Association (worldsteel).
Nel solo mese di aprile la produzione globale di acciaio grezzo è ammontata a 137,1 milioni di tonnellate, facendo registrare diminuzioni del 6,8% su base mensile e del 13% su base annua.
In Asia, la produzione di acciaio grezzo ad aprile è ammontata a 104,48 milioni di tonnellate, calando del 7,5% in termini tendenziali, con 85,03 milioni di tonnellate prodotte dalla Cina (+0,2%), 6,62 milioni di tonnellate dal Giappone (-23,5%), 3,14 milioni di tonnellate dall’India (-65,2%) e 5,5 milioni di tonnellate dalla Corea del Sud (-8,4%). Tutte le variazioni sono calcolate rispetto allo stesso trimestre del 2019.
L'UE ha sfornato 10,73 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in calo del 22,9%, con 3 milioni di tonnellate prodotte dalla Germania (-10,7%), 1,35 milioni di tonnellate dall’Italia (-30,7%, ma si tratta di una stima, perché Federacciai ha parlato oggi di un calo più marcato) e 800.000 tonnellate dalla Francia (-37,9%).
La Turchia ha prodotto 2,25 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in flessione del 26,3%. La produzione dell'Iran si è attestata a 1,79 milioni di tonnellate (-17,8%). L'area CIS ha prodotto acciaio grezzo per 6,55 milioni di tonnellate (-22,6%), con 4,7 milioni forniti dalla Russia (-19,4%) e 1,34 milioni dall'Ucraina (-30,9%).
Nello stesso periodo in Nord America la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 7,2 milioni di tonnellate, facendo segnare una flessione del 28,3% con gli USA che hanno prodotto 4,97 milioni di tonnellate (-32,5%) e il Messico 1,45 milioni di tonnellate (-12,1%). La produzione in Sud America è ammontata a 2,1 milioni di tonnellate (-42,8%), con il Brasile che da solo ha contribuito per 1,81 milioni di tonnellate (-39%).