Coils, ArcelorMittal alza i prezzi in Europa per la seconda volta a marzo

venerdì, 19 marzo 2021 13:35:57 (GMT+3)   |   Brescia
       

ArcelorMittal ha alzato i prezzi dei coils in Europa per la seconda volta nel corso di marzo. Nel Nord Europa il produttore offre coils laminati a caldo (HRC) a 850 €/t base partenza, coils laminati a freddo (CRC) a 950 €/t e zincati a caldo (HDG) a 970 €/t. Rispetto allo scorso 5 marzo, le quotazioni sono cresciute di 50 €/t. In Italia le offerte sono di 30 €/t più basse, ossia pari a 820 €/t, 920 €/t e 940 €/t, rispettivamente per HRC, CRC e HDG. 
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, i tempi di consegna continuano ad essere lunghi: settembre per i coils laminati a caldo, mentre per gli altri prodotti possono estendersi fino al quarto trimestre. 

Questa settimana nel mercato UE i prezzi di transazione nel caso degli HRC si sono attestati a 770-800 €/t franco produttore, in aumento di 30 €/t rispetto alla scorsa settimana. Dovrebbero tendere ulteriormente al rialzo nel prossimo periodo, tenuto conto che sia distributori sia utilizzatori finali stanno facendo estrema fatica ad ottenere il materiale di cui hanno bisogno. L'offerta resta fortemente ridotta e la maggior parte dei produttori è "sold out" fino alla fine del terzo trimestre. Alcune acciaierie hanno smesso di offrire e puntano a tornare sul mercato entro la fine del mese con prezzi in aumento. Fonti hanno riferito che due produttori italiani non quotano poiché hanno ordini fino a luglio e le prossime consegne libere saranno per il mese di agosto. Inoltre, alcuni compratori europei stanno lamentando ritardi nelle consegne del materiale ordinato nei mesi scorsi. La situazione sotto il profilo dell'offerta non sembra destinata a migliorare nei prossimi mesi dal momento che numerosi impianti saranno sottoposti a interventi di manutenzione programmata nel corso dell'estate. 

Nel frattempo, ricorrere all'import resta complicato a causa delle misure di salvaguardia dell'UE, dei dazi antidumping, degli aumenti di prezzo da parte dei fornitori stranieri, nonché di problemi logistici. Secondo un trader «al momento dall'estero non arrivano offerte. Abbiamo inviato richieste in Cina e India la scorsa settimana, ma non abbiamo ricevuto risposta».

Stefano Gennari


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