Secondo un nuovo report pubblicato dalla China Iron and Steel Association (CISA), sono tre i fattori a cui gli operatori del mercato degli acciai finiti dovranno prestare attenzione nel prossimo periodo.
Prima di tutto, i produttori siderurgici dovranno implementare seriamente i tagli alla produzione e l’eliminazione degli acciai da costruzione di bassa qualità, al fine di scongiurare grosse oscillazioni dei prezzi degli acciai finiti.
Secondariamente, al 9 febbraio, l’indice CSPI (China Steel Price Index) è diminuito del 5,75% rispetto a fine 2017, mentre l’indice CIOPI (China Iron Ore Price Index) è aumentato del 2,96% nello stesso periodo. L’aumento dei prezzi d’importazione del minerale di ferro si è discostato dall'andamento del prezzo degli acciai finiti e pertanto è improbabile che le quotazioni del minerale continuino a salire, soprattutto tenuto conto dell'eccesso di offerta di minerale.
In terzo luogo, a gennaio il volume delle esportazioni di acciai finiti cinesi è ammontato a 4,65 milioni di tonnellate, il 37,3% in meno su base annua. Per quanto riguarda il 2018, la tendenza al protezionismo a livello internazionale continuerà ad avere un impatto negativo sulle esportazioni cinesi di acciai finiti.
Attualmente, gli operatori mantengono una visione ottimistica sul futuro andamento del mercato. Ciononostante, domanda e offerta sono essenzialmente in equilibrio, di conseguenza i prezzi degli acciai finiti difficilmente vedranno una forte ripresa; è più probabile invece che si registrino solo lievi oscillazioni nel prossimo periodo.