Chi Jingdong, vice presidente della China Iron and Steel Association (CISA), ha dichiarato nel corso della 17esima International Steel Market and Trade Conference tenutasi oggi 28 marzo a Nanchino che la Cina ha eliminato 155 milioni di tonnellate di capacità produttiva di acciaio nel periodo 2016-2018. Allo stesso tempo, il paese ha eliminato circa 140 milioni di tonnellate di capacità riferita a forni a induzione che producevano acciaio di bassa qualità.
La CISA ha dichiarato che nel 2018 sono stati attuati progetti relativi 200 milioni di tonnellate di nuova capacità produttiva attraverso una sostituzione della capacità esistente. Si prevede che l'ingresso delle nuove capacità sul mercato avrà un impatto negativo sui prezzi dell'acciaio.
L'associazione siderurgica cinese ha affermato tuttavia che nel 2019 le industrie a valle, comprese quelle delle infrastrutture, della cantieristica navale e alcune industrie dei macchinari, registreranno una crescita rispetto al 2018, fornendo così sostegno alla domanda di acciai finiti. Ciononostante, altri settori, tra cui quello immobiliare e alcune industrie dei macchinari e degli elettrodomestici registreranno un rallentamento della crescita, mentre il settore automobilistico avrà una crescita negativa.
Ad ogni modo, nei primi due mesi del 2019, gli investimenti nel settore immobiliare cinese sono cresciuti dell'11,6% su base annua, dopo essere cresciuti del 9,5% nel 2018. Pertanto, si prevede che lo sviluppo di nuovi progetti continuerà a fornire un solido supporto alla domanda di prodotti siderurgici finiti.