La performance dell'industria siderurgica cinese è stata «migliore del previsto» quest'anno grazie alle politiche e alle misure messe in campo dal governo cinese per far fronte agli effetti negativi della pandemia. Lo ha affermato il vicepresidente della China Iron and Steel Association, Leo Tiejun, durante una riunione per la negoziazione dei contratti a medio e lungo termine sul carbone, l'acciaio e il coke. Ciononostante, il vicepresidente ha aggiunto che i fattori di incertezza e destabilizzazione stanno aumentando per il prossimo anno, di conseguenza i produttori siderurgici devono essere cauti riguardo all'espansione della loro capacità produttiva.
Secondo quanto riportato dal National Bureau of Statistics (NBS), nei primi dieci mesi del 2020 la Cina ha prodotto 874 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, ossia il 5,5% su base annua. Fatta eccezione per marzo 2020, tutti i mesi di quest'anno hanno visto un incremento della produzione cinese su base annua, riflettendo l'entusiasmo dei produttori siderurgici in un periodo di forte espansione della costruzione di infrastrutture.
Inoltre, la forte domanda ha stimolato il ricorso all'import. Le importazioni cinesi nei primi dieci mesi dell'anno sono cresciute del 74%, mentre le esportazioni sono calate del 20%.
Leo Tiejun ha dichiarato che quest'anno la crescita del consumo di acciaio in Cina ha superato le aspettative, tuttavia il trend potrebbe peggiorare nel prossimo periodo, motivo per cui gli operatori di mercato non dovrebbero essere troppo ottimisti.
Infine, il vicepresidente CISA ha sottolineato che gli aumenti dei prezzi del minerale ferroso, del coke e del rottame sono stati rapidi e che quindi le acciaierie andranno incontro a problemi di marginalità.